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Forse non tutti sanno che tra i 10 film che hanno vinto più Oscar, ben 6 sono tratti dalla letteratura.

Certo non è una novità dire che molti film sono trasposizioni dalla letteratura, è sempre accaduto, non solo negli ultimi anni, tant'è che tra i 10 film più "oscarizzati", ben 6 sono stati realizzati partendo dal relativo libro.
Vediamo allora qualche titolo, sia mai che vi stuzzichi la curiosità di leggere un libro da premio Oscar!




Ben Hur
Popolarissimo colossal realizzato nel 1960 e vincitore di ben 11 statuette, Ben Hur è la versione cinematografica tratta dall'omonimo romanzo storico del 1880 scritto da Lew Wallace, divenuto famoso in tutto il mondo proprio grazie a quest'opera.
"Ben Hur, a Tale of the Christ" (Ben Hur, un racconto su Cristo) è uno dei più conosciuti e appassionanti romanzi storici della letteratura mondiale, in cui magicamente si intrecciano vicende storiche e favolistiche e da cui sono state tratte celebri pièce teatrali e film indimenticabili. Le sue pagine ci portano indietro nel tempo, fra Roma e la Palestina, negli anni del principato di Augusto e in quelli del regno di Tiberio. Vi si narra la burrascosa storia del principe ebreo Giuda Ben Hur e, parallelamente, quella di Gesù Cristo - il vero protagonista della vicenda - dalla nascita nella mangiatoia di Betlemme alla morte sulla croce del Golgota.

Il ritorno del re
Ora ditemi in quanti non hanno visto l'intera trilogia del Signore degli Anelli firmata da Peter Jackson. Bene... e avete letto il libro da cui è tratto??
Correva l'anno 2004, Il ritorno del Re, terzo capitolo della trilogia, si aggiudica 11 Oscar su 11 nomination.
Aragorn e i suoi amici giungono a Gondor, relitto dell'antico Regno degli Uomini: è il mondo del Bene, in piena decadenza. Mentre Frodo e Sam riprendono il difficile cammino verso Monte Fato, nelle pianure presso la capitale di Gondor si scontrano le forze del Bene e del Male. Quando il Male sembra avere il sopravvento, Frodo riesce a far cadere l'Anello nel cratere di Monte Fato. In quel momento l'Occhio malefico, che ha continuato a fissare il mondo, si chiude e una gran pace scende sulle cose. La Compagnia dell'Anello si riunisce e gli Hobbit ritornano a casa, incontrando ancora qualche traccia del Male...
Correte a leggervi il libro!

Via col vento
Un classicissimo, sia in in materia di romanzi sia in cinematografia!
Con 10 Oscar vinti nel 1940, “Via col vento” di Victor Fleming si è iscritto indelebilmente nella memoria di intere generazioni.
Alzi la mano chi non ha ancora negli occhi la bella Vivien Leigh nei panni di Rossella O’Hara, che recita il suo “dopotutto, domani è un altro giorno”. Cosa dire di Clark Gable nella sua interpretazione magistrale di Rhett Butler? Immagini indelebili come quando lui abbandona Rossella chiudendosi la porta alle spalle con un caustico “francamente, me ne infischio”.
Sono tutte scene entrate nella storia del cinema ma che non sarebbero esistite senza Margaret Mitchell, autrice dell’omonimo romanzo del 1936!

L'ultimo imperatore
9 statuette su 9 nomination le ha ottenute anche, nel 1988, “L’ultimo imperatore” del nostro Bernardo Bertolucci.
Forse non tutti sanno che il film è tratto da un libro: l’autobiografia “Sono stato imperatore” scritta nel 1960 da Aisin Gioro Pu Yi.
Nel 1908 a Pechino nella Città Proibita, l'anziana Imperatrice vedova, prossima a morire, si fa portare, strappandolo alla madre, Pu-Yi, un fanciullo di tre anni e lo designa suo successore. Ultimo della dinastia Ching, passerà la sua infanzia nella mitica Città Proibita, signore e padrone assoluto di uno sterminato Impero, dove ogni suo capriccio di bambino Figlio del Cielo è legge per una corte fastosa e corrotta.
Storia di una solitudine, quella di un uomo che nacque Imperatore, eternamente prigioniero, tra mura prestigiose prima, in un esilio dorato poi e che morì come un cittadino qualsiasi della Repubblica Popolare Cinese.

Roba "antica"? ok ok, l'ultimo titolo lo scegliamo tra i vincitori del 2017:
Arrival
Vincitore dell’Oscar per il Miglior Montaggio Sonoro, Arrival è una pellicola fantascientifica di Denis Villeneuve.
Il film è tratto da Storia della tua vita, di Ted Chiang, racconto appartenente a una raccolta omonima pubblicata nel 2002, opera che aveva vinto il Premio Neruda, il Premio Hugo e il Premio Locus. Tema portante del libro, e del film, è la potenza del linguaggio, in relazione alle difficoltà di comunicazione con le forme di vita aliena.
In "Storie della tua vita", il più celebre e il più lungo dei racconti, Ted Chiang fonde le due dimensioni di una donna, la dottoressa Louise Banks: quella privata, e dolorosa, segnata indelebilmente dalla morte della figlia, e quella professionale, che la vede impegnata nel tentativo di interpretare la lingua degli alieni e instaurare con loro una forma di comunicazione.

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