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La casa stregata di H.P. Lovecraft
GENERE: horror

La casa stregata è uno dei più celebri racconti di maestro dell'horror di Providence. Per la sua stesura, Lovecraft si basò su una vera casa della sua città natale, ancora in piedi, costruita intorno al 1763 al 135 Benefit Street: la zia dell'autore, Lillian Clark, ci abitò nel 1919-20 come dama di compagnia della signora HC Babbit. Tuttavia, come scrisse in una lettera, fu un'altra casa a Elizabeth nel New Jersey, che in realtà ispirò il racconto.
La vicenda si articola in appena 50 pagine nelle quali il narratore dovrà venire a capo di un mistero terrificante e inquietante. Sembra infatti che, fin dalla sua costruzione, la casa abbia portato malissimo a tutti i suoi ospiti che muoiono o impazziscono nel giro di poco tempo. Ora, dopo 150 anni dalla sua costruzione, il mistero sarà forse svelato anche se a caro prezzo...

Era un luogo insalubre, probabilmente per via del muschio e delle muffe cresciuti in cantina, o forse per il suo odore di putredine, o anche per i corridoi gelidi, oppure a causa dell’acqua del pozzo. Ognuno mi dava una spiegazione diversa.


Ora a mio parere non c'è dubbio che il racconto risenta dei suoi anni: scritto nel 1924 (anche se pubblicato solamente nell'ottobre del 1937 sulla rivista Weird Tales), Lovecraft sceglie di redigere una minuziosa storia della casa con date e avvenimenti storici che rallentano la lettura e potrebbero allentare l'attenzione del lettore sulla storia.
Nonostante ciò credo che, proprio in ragione della sua età, questo racconto sia un precursore per molti aspetti nel suo genere a partire dalle atmosfere cupe, all'investigatore dell'occulto coi suoi sofisticati macchinari per rivelare o combattere presenze malevoli, fino alla "cosa" sotto la casa; tutte caratteristiche queste che vedremo riproposte molto spesso in libri o film del genere horror.

Senza rivelare troppi dettagli (anche perché sono solo 50 pagine, non vorrei rovinarvi la lettura), mi sento di consigliarvelo se volete un racconto horror vintage ma vi raccomando di non avere aspettative troppo "moderne", affrontatelo come semplice racconto senza badare alla fama che lo circonda, vi garantisco che ve lo godrete come è successo a me.


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