Le mie recensioni

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Il libro che mi è rimasto più impresso lo scorso anno? E’ un po' che ci penso… non posso dire di aver letto tonnellate di pagine ma sceglierne uno solo mi ha dato qualche problema e quindi ho deciso di proporvi i miei 3 best books per il 2018, sia mai che possa darvi qualche buon consiglio per le vostre prossime letture 😏
Identificare i primi due titoli è stato facile ma per il terzo ero molto indeciso tra 4-5 pretendenti più o meno sullo stesso livello.

Ho scelto un romanzo contemporaneo che rivisita un classico shakespeariano, un libro da premio Nobel (1998) e un libro sull'evoluzione della specie umana...
Riuscite ad indovinare?

Vediamoli insieme!

CECITA'
Avevo cecità sul comodino da anni ma, nonostante le poche pagine, ho sempre avuto un timore immotivato nei suoi riguardi. Non me lo spiego ma l'unico risultato è stato accrescere l'aspettativa.
Libro spettacolare.
Non solo per trama e profondità dei personaggi, ma soprattutto per i risvolti e significati nascosti del libro. Un racconto che fa pensare molto e devo dire di essermi trovato d'accordo col pensiero dell'autore, un certo Saramago, premio Nobel 1998.
Se siete alla ricerca di un libro valido, non perdete tempo e leggetevi Cecità.
Con l'andar del tempo, più le attività di convivenza e gli scambi genetici, abbiamo finito col ficcare la coscienza nel colore del sangue e nel sale delle lacrime, e, come se non bastasse, degli occhi abbiamo fatto una sorta di specchi rivolti all'interno, con il risultato che, spesso, ci mostrano senza riserva ciò che stavamo cercando di negare con la bocca.

PIU' CHE UMANO
Una sorpresa.
Questo è un titolo che ho acquistato sulla base delle ottime (seppur poche) recensioni lette in rete o su Goodreads. Sarò sincero, il più delle volte sono grandi delusioni ma questo caso fa eccezione.
Masterpiece di Theodore Sturgeon, Più che umano narra le vicende di un gruppo di individui “particolari”… immaginate un gruppo di emarginanti. Sono Lone, un idiota capace di controllare gli altri con la forza della mente; Janie, una ragazzina cresciuta isolata dal mondo e dotata di poteri telecinetici; Bonnie e Beanie, due gemelle nere mute capaci di teletrasportarsi; Baby, un bambino down col cervello di un genio; Gerry; un ragazzo assassino e ipnotizzatore.
Immaginate ora che si uniscano a formare un'entità mentale e spirituale di tipo nuovo, l'Homo Gestalt, il passo evolutivo oltre l'Homo Sapiens...
Ecco. Dice che lui è un cervello esterno e io sono un corpo e le gemelle sono braccia e gambe e tu sei la testa. Dice che Io siamo tutti noi insieme.

NEL GUSCIO
Ian McEwan è uno degli autori che preferisco, il suo stile è una certezza e il suo modo di raccontare storie sorprende sempre. Penso che leggerò tutti i suoi lavori.
L'unico rammarico è forse di non riuscire a godere a pieno delle citazioni con cui farcisce il testo o dei doppi sensi che mescola alle parole, ma questo è più un mio limite ovviamente 😝.
Nel guscio è una storia d’amore, di morte, tradimento e paure. L'io narrante è un nascituro che, per definizione, è ancora “nel guscio” e tramite le sue sensazioni e ciò che pensa, ci fa riflettere sui grandi temi della vita. Ne esce una geniale rivisitazione di Amleto shakespeariano.
Pensate che sia facile scrivere un libro così?
Seguite il mio consiglio, vale la pena leggerlo!

Quali sono state le vostre letture preferite del 2018?
Datemi quale bella idea per arricchire la mia wishlist 😊

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